hai bisogno di aiuto?
351-8551361

Vai al carrello0Item(s)

Non hai articoli nel carrello.

Product was successfully added to your shopping cart.

La pipa tra arte e cinema

Lo sapevi che l'abitudine di fumare la pipa ha origini antichissime? Ebbene sì, in questo articolo andremo alla scoperta della pipa nel mondo dell'arte e del cinema.


La pipa tra arte e cinema

Quante volte ci sarà capitato di passeggiare per le strade di una città e vedere una persona fumare beatamente la propria pipa?

"Beatamente", sì! Fumare la pipa è un'abitudine di molte persone per potersi rilassare ad esempio alla fine di una giornata di lavoro o semplicemente durante una passeggiata.

Abitudine che non nasce nei nostri anni, ma risale a tantissimo tempo fa!

In questo articolo, infatti, scopriremo insieme la pipa nel mondo dell'arte e nel mondo cinematografico.

Fumare la pipa nei quadri d'arte

Facendo un tuffo nel passato, si racconta che il tabacco iniziò ad essere masticato e fumato quando ci fu la scoperta dell’America, quindi poco prima del 1500; questo possiamo confermarlo grazie all’arte pittorica in primis.

Quanti quadri ci è capitato di vedere raffiguranti persone intente a fumare la pipa?

Dopo la scoperta dell’America infatti, le prime testimonianze pittoriche che conosciamo rappresentanti fumatori, risalgono alla fine del ‘500 e provengono dai Paesi Bassi (Hals, Brouwer, Teniers, Von Ostade, Jordaens, Bailly, Hendriks, Quinkhard, fino a Van Gogh) e dall’Inghilterra (Hogarth).

Le immagini di fumatori risalenti a quel periodo ritraggono per lo più contadini in miseria, raffigurati all’interno di taverne, oppure a delle feste contadine, di solito completamente ubriachi: l’associazione fumo-miseria divenne quindi uno stereotipo automatico.

Con la seconda metà del Settecento, invece, l’atto di fumare tabacco iniziò a codificare la figura dell’eroe borghese e, contemporaneamente, le figure di molti antieroi.

È difficile stabilire quale pittore abbia rappresentato per primo scenari in cui i personaggi fumavano pipe o sigari, ma possiamo individuare una presenza frequente nei quadri olandesi. Tra gli esempi più significativi che conosciamo, troviamo alcuni ritratti attribuiti a Frans Hals: il più famoso, è "Ragazzo con pipa e donna che ride", in cui il ragazzo sembra avere tra le mani un esemplare di pipa Churchwarden.

Spostandoci cronologicamente più avanti di qualche anno, René Magritte dipinge un quadro simbolo della sua arte, che rappresenta proprio solo una grossa pipa centrale con la scritta sotto “Ceci n’est pas une pipe”, un quadro che oltre ad essere famosissimo, può essere considerato un esempio d’arte concettuale: la pipa rappresentata nel quadro non è altro che un disegno, e non è minimamente associabile ad una vera e propria pipa, se non per la somiglianza, ma non di certo per le sue funzioni.

ceci-n-est-pas-une-pipe-magritte

Vincent Van Gogh tra i capolavori che dipinse fece anche alcuni autoritratti, in cui si raffigurava con la pipa in bocca, il che fa pensare che il pittore fu un amante del fumo e della pipa. Van Gogh fumava solo quando era depresso, come si evince da alcuni passi delle lettere scritte al fratello, e ricercava nel tabacco la serenità che spesso gli sfuggiva: la pipa era la sua valvola di sfogo, la sua consorte, la sua più fedele amica. Le pipe di Van Gogh sono conservate in un museo ad Amsterdam, e sono abbastanza rurali e primitive, al tempo la lavorazione delle pipe non era quella che è oggi.

vincent-van-gogh

Abbiamo potuto notare come la pipa sia stata un oggetto presente nella società da tanti anni a questa parte, e che abbia coinvolto molti ambiti, dalla pittura al cinema.

La pipa nel mondo cinematografico

Il mondo del cinema è forse più vicino ai tempi odierni, quindi ci può venire più facile identificare le figure che si mostrano con una pipa sugli schermi.

Le figure cinematografiche rappresentate con una pipa in bocca sono davvero tante: si può pensare a cartoni animati, ai fumetti, a film cult che almeno una volta tutti abbiamo guardato… come non conoscere Braccio di Ferro? Il personaggio per antonomasia raffigurato sempre con la pipa in bocca, in particolare una pipa in pannocchia, o come il dodo Capitan Libeccio in Alice nel Paese delle Meraviglie, anch’esso fumatore di pipa, o ancora Rudy nella Carica dei 101, che spesso viene raffigurato in ambiente casalingo mentre fuma una pipa accerchiato dai piccoli dalmata.

braccio-di-ferro

Se vi è capitato mai di leggere dei fumetti di zio Paperone, sicuramente vi sarete imbattuti sulla figura di Nonno Bassotto, anch’esso fumatore di pipa e rappresentato sempre con una pipa in pannocchia Missouri.

Oltre ai cartoni animati anche tantissimi film cult della storia cinematografica mondiale e romanzi conosciuti in tutto il mondo hanno avuto come protagonisti dei personaggi fumatori di pipa, anzi, si può dire che almeno un personaggio cinematografico con la pipa ce lo ricordiamo tutti: Sherlock Holmes con la sua pipa in radica Peterson.

Il fumare la pipa è a tutti gli effetti un’esperienza a 360 gradi, che coinvolge gusto, olfatto, contatto tutti allo stesso tempo, un'arte che si tramanda da anni e anni nella società e in tutto il mondo.

Oggi ci capita poche volte di vedere qualcuno che fuma la pipa, e spesso quest'abitudine la associamo a personaggi letterari, poeti o filosofi, che sanno ricercare l'arte anche nelle cose più semplici e giornaliere come può essere fumare una pipa con un buon tabacco.

E' bene dire che solo perché ci capita di vedere poche volte qualcuno con una pipa tra le labbra, non significa che sia una pratica ormai scomparsa, anzi, la modernità ha permesso anche a questo strumento di svilupparsi: oggi infatti iniziamo a vedere in commercio anche delle pipe elettroniche.

Voi credete che un giorno la classica pipa in radica o in schiuma o in pannocchia venga sostituita dalla pipa elettronica?

Non ci resta che scoprirlo col passare del tempo.


Scopri gli articoli



La mia pipa

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

per te un
COUPON SCONTO del 5%
da utilizzare subito.