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Come nasce una pipa

La pipa, oggetto raffinato ed elegante, ha origini antichissime. In questo articolo andremo ad approfondire l'argomento, raccontandovi la storia di come nasce una pipa.


Come nasce una pipa

La pipa, è un oggetto di tradizione antichissima, utilizzato per fumare tabacco o altre erbe. L’espressione fumare la pipa è usata per indicare l’appagamento personale di gusto e olfatto, appagamento ricavato dalla preparazione, la combustione, l’aspirazione e l’assaporamento delle diverse varietà e miscele di tabacco disponibili.

La pipa generalmente è composta da una camera dove avviene la combustione (il fornello), da un sottile stelo forato (il cannello) e da una parte terminale, che il fumatore porta alla bocca, chiamata bocchino.

Esso si inserisce nel cannello tramite il perno. Alcuni modelli prevedono anche l'aggiunta di un filtro.

I materiali con i quali può essere costruita una pipa sono molteplici; i più comuni in ordine di utilizzo sono: radica di Erica arborea, schiuma di mare (sepiolite), argilla, ciliegio o marasco, zucca, pannocchia di mais e altri materiali.

Le pipe di vetro sono diventate anche una forma di espressione artistica, sebbene siano raramente usate per fumare del tabacco.

Come nasce e come viene prodotto questo elegante oggetto della tradizione

Si tratta di un lavoro lungo e meticoloso, fatto con passione, a partire dalla scelta della materia prima. In questo articolo scoprirete un resoconto dettagliato delle fasi di realizzazione e produzione di una pipa a forma predefinita. Approvvigionamento, stoccaggio, stagionatura e selezione della materia prima, sono le fasi principali per la creazione di una pipa. Analizziamole nello specifico.

La materia prima con cui sono realizzate le pipe è la radica di erica arborea, un arbusto che cresce nelle aree della macchia mediterranea. Il bulbo, o ciocco, di questa pianta viene estratto dai cioccaioli, tagliato in pezzi e bollito per circa dodici ore per effettuare l’estrazione del tannino e di altre resine. I pezzi così ottenuti vengono divisi per qualità e distinti tra:

  • Abbozzi (pipe a forma predefinita);

  • Placche (più pregiate per le pipe a forma libera);

  • Forme rilevate: adatte per la produzione di modelli curvi;

  • Forme marsigliesi: adatte per la produzione di modelli dritti.

Vengono poi stoccati in sacchi di iuta e trasportati in deposito, dove rimangono per un periodo di circa due mesi, onde evitare uno shock termico causato dall’impatto improvviso con l’aria, che potrebbe portare alla comparsa di lesioni nella radica stessa.

Ora che iniziamo ad addentrarci nel fantastico mondo delle pipe, andiamo a vedere quali sono tutti i passaggi che realizzano gli esperti nella creazione di una pipa.

Le 9 fasi della creazione della pipa

Come detto pocanzi, la creazione di una pipa è suddivisa in diverse fasi che sono:

  1. LA STAGIONATURA

    Trascorsi i due mesi, necessari ad evitare lo shock termico, gli abbozzi vengono posizionati in appositi contenitori, detti essiccatoi, che ne consentono il contatto con l’aria e ne favoriscono la stagionatura.

    Questo processo dura minimo un anno, durante il quale le radiche vengono tenute lontano dalla luce diretta e da sbalzi termici repentini e subiscono una o due rotazioni, per garantire a tutti i pezzi una stagionatura uniforme.

    Successivamente vengono rimesse all’interno di sacchi di juta, dove stagionano per un ulteriore anno. A stagionatura completata e su impulso della produzione, i sacchi, gradualmente, vengono portati nel reparto taglio per una cernita dei modelli.

    La selezione viene fatta mediante il posizionamento degli abbozzi in forme di legno che recano le dimensioni dei vari modelli di pipe.

  2. IL TAGLIOSQUADRATURA, SVASATURA, FRESATURA E RASPATURA DELLA TESTA:

    La fase del taglio è molto delicata, ed essa si suddivide in altre 4 operazioni che sono:

    • Squadratura; • Svasatura; • Fresatura; • Raspatura della testa.

    I modelli selezionati vengono sottoposti alla squadratura, e successivamente vengono inseriti in una macchina appositamente attrezzata per quello specifico modello, dove avviene la svasatura del fornello, ovvero la creazione del foro dove va inserito il tabacco.Si passa poi alla fresatura della canna e della culatta. Il semilavorato così ottenuto presenterà dei dentini di radica che sporgono dalla forma classica del modello. Gli stessi vengono dapprima sgrossati e poi raspati manualmente.

  3. SELEZIONE DELLE TESTE SVASATE E PRIMO INTERVENTO DI PULITURA

    I semilavorati appena realizzati vengono sottoposti ad una prima cernita a vista per eliminare fin dal principio i pezzi con difetti evidenti: gli esemplari più difettosi vengono scartati definitivamente, mentre quando il difetto è meno grave vengono inviati al reparto rusticatura per cercare di recuperare l’imperfezione estetica evidenziata. I pezzi che hanno superato il controllo vengono inviati al reparto pulitura per subire un primo passaggio di tela abrasiva molto aggressiva (grana 120). L’intervento si concentra su alcune parti specifiche della testa: bordo, bordino, vaso e culatta.

  4. SECONDO INTERVENTO DI SELEZIONE E STOCCAGGIO

    Dopo questa ulteriore lavorazione le teste vengono di nuovo selezionate.

    Questa volta vengono bagnate con una spugnetta imbevuta in alcol ed acqua allo scopo di evidenziare la venatura della testa.

    Dopodichè, le pipe vengono posizionate in diversi contenitori ordinati per qualità decrescente. La selezione dei pezzi pregiati è molto rigida e, generalmente, su un campione di 1000 pipe esaminate in questa fase, soltanto una è candidata a divenire una Giubileo oro che rappresenta il prodotto top gamma nelle pipe.

    I semilavorati selezionati nei vari gradi vengono inseriti in sacchi trasparenti e collocati nel magazzino semilavorati, in attesa di essere avviati alle successive fasi di lavorazione.

  5. LAVORAZIONE REPARTO BOCCHINI

    In questa fase si procede inizialmente a praticare un foro nella canna per adagiare l’innesto del bocchino, per poi procedere con una speciale punta, alla foratura del cannello, realizzando un foro di diametro che consente di collegare il foro del bocchino al fornello della pipa.

    Tale fase richiede una spiccata manualità e molta esperienza, poiché determina la qualità del tiraggio della pipa. .

    In questo modo la testa della pipa sarà pronta ad ospitare il bocchino. Quest’ultimo viene forato per ospitare la spina; i due elementi vengono assemblati insieme ad eventuali velette decorative con l’utilizzo di una speciale colla resistente al calore.

  6. COLORAZIONE

    Le pipe lisciate e montate vengono trasferite al reparto colorazione. Qui la pipa viene tinta manualmente con un batuffolo di cotone idrofilo, imbevuto del colore che caratterizza la serie in produzione. Il colore di origine naturale (polveri naturali disciolte in alcool) consente una perfetta traspirazione della pipa.

  7. MOLATURA DEL BOCCHINO E IMPOMICIATURA DELLA PIPA

    Accertata l’asciugatura delle pipe colorate, si procede alla molatura del bocchino prima, e alla impomiciatura dopo,della pipa colorata. Quest’ultima viene fatta passare sotto delle mole in tessuto, in modo tale da rimuovere gli eccessi di colore ed esaltare le venature della radica sottostante il colore.

  8. VERNICIATURA E CERATURA

    Rimossi gli eccessi di colore, la pipa viene verniciata a mano, avvolgendola in un panno di tessuto, imbevuto in gommalacca naturale disciolta in alcool.

    In questo modo la pipa assume un aspetto lucido, ed allo stesso tempo la vernice naturale consente una efficace traspirazione della radica, presupposto fondamentale per una buona fumata.

    Le pipe verniciate vengono disposte a testa in giù ad asciugare, dopodiché vengono cerate utilizzando cera di carnauba e con l’ausilio di una mola rotativa di tessuto morbidissimo.

    Alla fine del processo la pipa avrà un aspetto lucido e piacevole al tatto.

    Prima di trasferire la pipa al reparto timbratura si procede alla pulitura di eventuali residui di cera o vernice dal floc del bocchino. Si pulisce sia la parte della canna che l’innesto del bocchino.

  9. LUCIDATURA E TIMBRATURA DEL BOCCHINO

    Le ultime due fasi consistono nella lucidatura del bocchino, grazie a delle speciali paste lucidanti, ed alla timbratura dello stesso con lo stemma o il fregio che caratterizza la serie della pipa stessa.

    Quest’ultima fase avviene grazie ad un punzone riscaldato che consente di imprimere sul bocchino il logo. Il colore oro o argento viene conferito da un apposito nastro che si interpone in fase di punzonatura tra il punzone ed il bocchino.

    Ora che, dopo aver letto questo articolo, siete diventati degli esperti della pipa, cosa aspettate a provarla?Vi aspettiamo sul nostro sito dove troverete una serie infinita di modelli di pipe!


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