- Dicembre 5, 2024
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Imparare a fumare la pipa
Chi è alle prime armi si sarà sicuramente chiesto "Ma come si fuma la pipa?" o "Con quale pipa iniziare?".
Essendo domande frequenti che ci vengono poste anche in tabaccheria, abbiamo pensato di rispondere a tutte le vostre domande in questo articolo.
Qualche dritta per i principianti di pipe per aiutarvi ad amare ,dalla cura all’aspirazione, la vostra compagna di relax.
In questa guida, ti mostreremo come muovere i primi passi per imparare a fumare correttamente la tua pipa; dandoti le prime nozioni sulle parti di cui è composta, e su cosa fare prima di accingerti a goderti il meritato relax.
I componenti:
La pipa è composta da una camera dove avviene la combustione, al cui interno si posiziona il tabacco, chiamata fornello.
Uno stelo forato, il cannello, che funge da camera di condensazione e collega il fornello al bocchino, attraverso cui si aspira il fumo.
Alcune pipe possono anche avere un filtro, per ridurre le sostanze nocive del tabacco che aspireremo.
Le pipe sono sempre accompagnate dal curapipe, uno strumento generalmente metallico composto da:
- pressa o pigino, per pressare il tabacco nel fornello;
- alesatore, per ridurre lo spessore della patina di carbone che inevitabilmente si crea all’ interno del fornello;
- spillone o ago, per sollevare il tabacco ed eventualmente disotturare il cannello;
- scovolino, filo di metallo attorcigliato rivestito di cotone o ciniglia usato per la pulizia del cannello e del bocchino.
Preparazione della pipa nuova
Spesso si parla di una fase di rodaggio della pipa. Su questo punto potete stare tranquilli, in quanto il rodaggio viene fatto direttamente nel momento in cui viene costruita ed assemblata.
Quando viene selezionato il coccio della corretta stagionatura e viene lavorato, la pipa ha già subito tutti i trattamenti utili.
Ci sono delle accortezze in più, però, da seguire quando compriamo una pipa nuova, perché dobbiamo far adattare la radica all’uso e far formare uno strato di carbone nel fornello in modo da proteggere il legno, assorbire l’umidità e percepire in bocca la freschezza del fumo.
La pipa, a differenza delle sigarette, non si può fumare troppe volte al giorno. Infatti si consiglia di utilizzarla al massimo due volte al giorno, in modo tale da darle dei lunghi periodi di riposo tra un uso e l’altro.
Una seconda accortezza è quella di fumare lentamente, con boccate corte e distanziate. In questo modo si evita che il fornello si surriscaldi.
Il surriscaldamento porterebbe la pipa a spegnersi più frequentemente e ad aumentare la condensa.
Per i primi 4 giorni, si riempie la pipa solo per 1/3 con il tabacco e si fuma fino in fondo.
I 4 giorni successivi si passa a 2/3.
Passati questi 8 giorni di adattamento per la pipa, si sarà formato sulle pareti del fornello uno strato di carbone.
Il carbone sulle pareti va mantenuto, deve essere di circa 1 millimetro in modo da poter svolgere la sua funzione, senza però diminuire il diametro del fornello. Qui entra quindi in gioco il curapipe, con l’ alesatore grattiamo via l’eccesso di carbone.
Caricare e fumare
Arrivati a questo punto le ultime due cose da fare sono anche le più importanti, caricare la pipa e iniziare a fumarla.
Prima di procedere con l’inserimento del tabacco all’interno del fornello, dobbiamo assicurarci che la pipa sia sempre pulita, asciutta e fredda.
Ricordatevi che il fumo della pipa, a differenza di come avviene con le sigarette, non si deve inalare, ma si deve assaporare il suo aroma tra il palato e le narici. Questa secondo noi, è la più grande differenza tra la sigaretta e la pipa; la sigaretta è più un rito abitudinale, che si fa quasi in automatico, ma che alla fine non sa di niente. Fumare la pipa, invece, è un momento in cui si prende del tempo per se stessi e ci si gode un momento di relax, da soli o in compagnia.
Vediamo insieme adesso le fasi necessarie per caricare e iniziare a fumare:
- Sfilacciamo il tabacco a mano in modo da trasformarlo da compatto ad arioso;
- Lo inseriamo nel fornello, inizialmente applicando una leggera pressione, in piccole quantità; più andiamo avanti ad aggiungerlo più aumentiamo la pressione, senza esagerare (con il curapipe o anche a mano);
- Proviamo ad aspirare dal bocchino, se l’aria fluisce eliminiamo i filamenti che escono dal bordo del fornello e procediamo; se così non fosse vorrà dire che il tabacco è troppo compattato e quindi svuotiamo e ripartiamo fino a che sentiamo l’aria fluire, per evitare che una volta accesa si surriscaldi e quindi bruci la lingua;
- Accendiamo con un fiammifero o un accendino a gas (per evitare l’alterazione del sapore del tabacco causata da accendini a benzina) tutta la superficie uniformemente, il tabacco si arriccerà e solleverà;
- Nel contempo aspiriamo leggermente e compattiamo delicatamente con la pressa, così da mettere a contatto la parte in superficie che sta bruciando con il tabacco sottostante
- Spesso non si accende subito la pipa, quindi continuiamo ad accendere la parte superiore e pigiare fino a che sarà necessario;
- Aspiriamo poco e con tiri regolari, se la pipa dovesse surriscaldarsi e quindi aumentare la condensa, utilizziamo lo scovolino per rimuoverla;
- Non è necessario finire tutto il tabacco nel fornello, quindi quando abbiamo finito, la svuotiamo;
- Lasciamola raffreddare col cannello inclinato verso l’alto in modo che l’umidità possa essere assorbita dalla cenere residua nel fornello che poi asporteremo con l’aleatore;
- Quando la pipa si sarà raffreddata (se ancora calda rischiamo di deformare la spina) separiamo il bocchino dal cannello (ruotando il bocchino in senso orario) e li puliamo con lo scovolino.
Ora che sai come fare, non ti resta altro che sederti in poltrona e rilassarti.